Mal di denti: la colpa non è tutta dei geni

Anche se le persone nascono con una flora batterica orale che viene ereditata dai propri genitori, questi batteri non sono associati a mal di denti e carie. E’ stato da lungo tempo compreso che gli streptococchi presenti nella bocca sono connessi alla formazione di carie. Il più recente studio in materia ha preso in esame 485 coppie di gemelli, ed ha dimostrato che la genetica svolge un ruolo nel tipo di batteri presenti nella bocca, come affermato dall’autore Chris Dupont del J. Craig Vente Institure di La Jolla, secondo cui le carie si formano quando specifici batteri buccali degradano lo zucchero, producendo acido come sottoprodotto, il quale dissolve il dente.

Lo studio era di piccole dimensioni, e non ha seguito i pazienti nel tempo per controllare il modo in cui le abitudini alimentari e l’igiene possano influenzare la flora batterica orale sino all’età adulta. Per quanto questi risultati offrano nuove evidenze del fatto che la genetica possa modellare la flora batterica orale infantile, essi evidenziano anche l’importanza di buone abitudini alimentari e dell’igiene orale. Molti riconoscono che sia la genetica che l’ambiente svolgono un ruolo nel modo in cui i bambini maturano.

Le carie sono prevenibili, e la miglior cosa che i genitori possono fare per i propri figli e far loro lavare i denti due volte al giorno con un dentifricio al fluoro e portarli da un odontoiatra due volte all’anno.

Minore è il tempo che il cibo trascorre nella bocca senza risciacquo o spazzolatura, minore è la probabilità di carie: il lavaggio dei denti deve iniziare con la prima eruzione dentale, ed i genitori dovrebbero anche prestare attenzione alla dieta del bambino, evitando alimenti e bevande ricchi di zuccheri, che accelerano la perdita della flora batterica ereditaria protettiva oltre a favorire la crescita di batteri che provocano la carie. (Cell Host Microbe online 2017, pubblicato il 13/9)

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